Negli ultimi anni sono sempre di più gli sportivi che praticano le cosiddette tecniche di Self-Myofascial Release (SMR), vale a dire quelle tecniche di automassaggio con rulli, palline, ecc. che aiutano a migliorare la flessibilità e il recupero dopo la prestazione.
Tra i vari strumenti utilizzati, uno dei più popolari è sicuramente il foam roller, che consente di lavorare facilmente sui principali gruppi muscolari, ma quando si tratta di tensioni nella parte superiore della schiena, nelle spalle, negli avambracci, nei muscoli pettorali, nei piedi o nei flessori dell'anca, la pallina diventa la soluzione più efficace per raggiungere i muscoli più difficili da trattare, sciogliere le contratture profonde e i cosiddetti “trigger point”.
Partiamo dall’inizio, cos’è la fascia?
La fascia è un intricato sistema di tessuto connettivo che avvolge e sostiene tutti i muscoli del corpo mantenendoli in posizione e organizzando i nostri movimenti su tutti i piani.
Quando la fascia si lesiona o si contrae, si formano i cosiddetti nodi muscolari o trigger point, che possono limitarne l’elasticità provocando dolore e fastidi e, nei casi più gravi, possono andare a compromettere la funzione del muscolo.
Perché l’automassaggio miofasciale è così importante?
La fascia è molto ricca di propriocettori, venti volte di più di qualsiasi altra struttura del nostro corpo. Questi recettori, attraverso la stimolazione meccanica dell’automassaggio si attivano e “trasportano” il messaggio di attivazione verso l’interno.
Utilizzare strumenti come la MASSAGE BALL permette di applicare una pressione mirata sui nodi muscolari, stimolando la circolazione sanguigna e favorendo il rilascio delle tensioni accumulate, proprio come avviene durante un massaggio professionale.
Quando si esercita la giusta pressione su un trigger point infatti il corpo rilascia la tensione, permettendo alla fascia e ai muscoli di rilassarsi e riallinearsi. In questo modo, il recupero muscolare è più rapido e il tessuto rimane sano e funzionale.
Come utilizzare la pallina per l’automassaggio miofasciale?
Grazie alle sue dimensioni compatte la pallina da massaggio permette di raggiungere con precisione i nodi muscolari nascosti nei tessuti profondi, alleviando la tensione anche nelle aree più difficili da trattare.
L’automassaggio potrebbe risultare un po' scomodo o doloroso all’inizio, ma la buona notizia è che esistono diverse tecniche per adattarlo al proprio livello di tolleranza. Vediamo le più comuni:
A terra
Posiziona la pallina a terra collocandola sotto il punto che desideri massaggiare e muoviti lentamente per trovare il nodo spostando il peso avanti, indietro, a destra e a sinistra. Puoi modulare la pressione caricando più o meno peso sulla pallina. Effettua movimenti lenti e controllati per circa 30-90 secondi.
Con una mano
Appoggia la pallina direttamente sul muscolo contratto e applica una pressione con una mano. Questa tecnica è particolarmente efficace per trattare trigger point molto sensibili. Massaggia la zona intorno al nodo per 30-90 secondi.
La MASSAGE BALL è uno strumento piccolo ma versatile, che puoi facilmente portare in palestra o tenere nel cassetto della scrivania per usarlo quando serve.
Il nostro consiglio?
Dopo ogni seduta di allenamento dedica qualche minuto all’automassaggio mirato nelle zone del corpo più affaticate con la MASSAGE BALL, e dopo una bella doccia massaggia muscoli e tendini con la COOLDOWN CREAM mentre utilizza la FEET RELAX per donare sollievo ai piedi, i nostri due Top Product per un recupero davvero al top.
COOLDOWN & FEET è il Kit studiato proprio per prendersi cura del proprio corpo dopo l’attività fisica, per un defaticamento ottimale ed essere pronti per la sfida successiva!