Abbiamo intervistato Pietro Franzese che ci ha raccontato la sua passione per la bici (rigorosamente a scatto fisso) e per i viaggi. Pietro ha lasciato il lavoro da ufficio che gli permetteva di viaggiare poco e solo in alcuni periodi dell’anno.
Una scelta coraggiosa, non pensate? Vediamo com’è andata…
Com'è nata la tua passione per la bici?
È una passione nata letteralmente andando a scuola con la bici.
Nello specifico alle superiori, odiavo prendere l’autobus perché dovevo stare in piedi un’ora e spesso arrivavo in ritardo, invece con la bici riuscivo a gestire al meglio i miei tempi e per perdere qualche chilo perché ero in sovrappeso.
Perché viaggi con una bici a scatto fisso?
Ve la racconto in breve, tutta la spiegazione in dettaglio è raccolta nel mio e-book “Elogio per la scatto fisso”, che potete scaricare qui.
Ho fatto il volontario a Dublino per alcuni mesi e ho conosciuto la scatto fisso pescandone una da un canale insieme ad alcuni amici.
Non conoscevo questa tipologia di bici, non avevo idea di cosa fosse, e da lì che ho iniziato a scoprire questo mondo.
Purtroppo la bici che ho trovato non è rimasta a me, quindi tornato a Milano ho avuto l’idea di assemblarne una, costruendomi così la mia prima bici, con cui ho condiviso numerosi viaggi.
Cosa porti sempre con te in ogni viaggio?
Dipende dal viaggio. C’è il viaggio lungo, c’è il viaggio breve e quindi il bagaglio è sempre diverso.
Prima di partire sto sempre attento a che cosa portare, magari guardando bene il meteo o guardando a che altezza sarò, insomma in base a questi parametri associati anche alla stagione in cui viaggio, decido.
Di base più è lungo il tragitto più cerco la comodità, viceversa quando affronto un viaggio breve sono disposto a trasportare un po’ più di kg.
Prima di affrontare un nuovo viaggio che tipo di preparazione atletica fai?
Eh, io non faccio preparazione atletica, l’unica mia preparazione è quella di usare la bici sempre, non avendo la macchina, per scelta, a Milano mi sposto solo in bici oppure bici più treno se devo andare più lontano
Fino ad ora quale è stato il posto che ti ha meravigliato di più?
Il posto che mi ha meravigliato di più forse è stata la Lapponia, questa estate raggiunta direttamente da casa.
Lì mi sono meravigliato molto, perché in città, nel mio caso Milano, siamo abituati a pensare che la natura sia circoscritta o meglio abbiamo deciso di circoscriverla solo in determinati luoghi, invece in Lapponia è il contrario.
È l’uomo che è circoscritto in alcune aree, perché è così grande e c’è così tanto verde che
è quasi sconfinata la natura e lo spazio che occupa. In qui luoghi di occupato dall’uomo c’è solo una piccolissima strada che attraversa tutta la Lapponia che mi è servita per arrivare poi a Capo Nord.
Credi che il mondo sia pronto per fare viaggi totalmente green, in sella alla propria bici?
Io credo che il mondo sia pronto, ovvio che bisogna capire cosa si intende.
Anno dopo anno stanno migliorando sempre di più i servizi, le strutture diventano più aperte ad ospitare viaggiatori in bicicletta.
C’è tanto lavoro da fare, soprattutto in Italia, all’estero non è così, però a poco a poco stiamo migliorando.
A chi per la prima volta vorrebbe affrontare un viaggio in bici, che consigli daresti?
L’unica cosa che mi verrebbe da dire è: Parti!
Perché se il tuo primo viaggio lo fai in un posto “alla portata di tutti”, che può essere anche l’Europa, posso dire che sono viaggi tranquilli.
Altro consiglio: Scegli bene cosa portare!
Al primo viaggio si porta sempre la casa con sé, ed è uno degli errori più comuni che abbiamo fatto tutti.
Con il tempo si arriva a viaggiare solo con l’essenziale, ma fino a quel momento parlare con una persona più esperta, oppure vedere i video di youtube di una persona più esperta che vi dà consigli su cosa portare prima di viaggiare può sicuramente aiutarvi.
(Qui potete trovare il link al canale di Pietro)
Ormai collaboriamo da un annetto, quali sono i prodotti di cui non puoi proprio fare a meno?
Assolutamente la COOLDOWN CREAM, sempre fisso quando torno a casa.
Quando faccio escursioni in montagna e uscite in bicicletta è proprio un toccasana.
Anzi, utilizzarla dopo una lunga giornata in bici, è proprio un gesto d’amore verso se stessi.