La vita in movimento di Alessia, mamma sportiva e voce delle donne che corrono

La vita in movimento di Alessia, mamma sportiva e voce delle donne che corrono

Alessia Sergon è un concentrato di energia contagiosa. Chinesiologa, mamma, Community Manager del Team Italy ASICS FrontRunner e ideatrice del progetto "Mamma, che corsa!", Alessia ha trasformato la sua passione per lo sport in uno stile di vita che ispira quotidianamente donne e mamme a ritagliarsi momenti di benessere attraverso la corsa.

Collabora anche con Julia Jones nel progetto "Correre al Femminile", un'iniziativa che promuove la corsa tra le donne di ogni età. In questa intervista, ci racconta il suo percorso, le sfide affrontate e come lo sport possa essere un potente alleato nella vita di tutti i giorni.

Alessia, partiamo da te: chi sei, cosa fai nella vita e com’è nata la tua passione per la corsa?

Eccomi! Sono Alessia: mamma, community manager, chinesiologa... e naturalmente moglie di Francesco. Triestina di nascita, ho vissuto in diverse città dItalia per studio e lavoro, e sono rientrata a casa quando è nata Anna, la mia bambina.

Sono cresciuta tra tanti sport, e questa passione mi ha portato a scegliere Scienze Motorie come percorso universitario. Non direi che ho iniziato a correre da grande”: la corsa è qualcosa che tutti sappiamo fare, fin da piccoli. Solo che crescendo, spesso, ce ne dimentichiamo.

Oggi, correre è parte della mia vita. È passione, è lavoro, è libertà.

Che ruolo ha avuto - e continua ad avere - la corsa nella tua vita di donna, mamma e professionista?

Allinizio pensavo che correre senza una palla fosse noioso (ho giocato e allenato a pallacanestro per tanti anni). Poi ho scoperto che la corsa è un regalo che possiamo farci ogni giorno.

È il mio momento di decompressione, quello in cui i pensieri si riordinano.

Come mamma, posso dire che la corsa alleggerisce quel carico mentale che spesso ci accompagna. Bastano pochi chilometri per tornare a vedere tutto più chiaro. Come professionista, sono felice di averci creduto e, soprattutto, di essermi fatta trovare pronta. Non mi sento mai arrivata: frequento corsi, master, aggiornamenti.

La voglia di crescere e di condividere non manca mai. Il divano lo guardo da lontano, ci pensa la mia gatta ad usarlo :-)

Mamma, che corsa! Un nome, un progetto: come nasce e cosa rappresenta oggi?

Mamma, che corsa! nasce da un sogno fatto durante la gravidanza. Ho sognato una bambina con gli occhi azzurri, al traguardo, che mi urlava: Mamma! Che corsa!”

Quando è nata Anna e ho visto i suoi occhi, ho pensato: chissà se un giorno...

E quel giorno è arrivato: Anna è spesso al traguardo ad aspettarmi, corre le kids run, e ogni volta grida proprio quella frase. È il nostro rito, il nostro perché. Sui social, il progetto vuole ispirare mamme e donne a muoversi, a capire che non stanno rubando tempo a nessuno, ma lo stanno migliorando.

Una mamma attiva è una mamma più presente. Una donna che corre è piena di energia.

Sei anche Community Manager del Team Italy ASICS FrontRunner. Raccontaci com’è nato tutto.

Nel 2018 sono entrata nel team come ASICS FrontRunner. Allepoca correvo a Cesena con le Women in Run, condividevo contenuti sui social, e avevo un paio di GT-2000 fucsia che ancora conservo come una medaglia.

Nel 2020, in pieno lockdown, è arrivata lopportunità: sono diventata community manager del team Italy, parte della Global Running Community di ASICS. Per me, che credo profondamente nel Sound Mind, Sound Body”, è un sogno che si realizza.

Ogni giorno è una scoperta, ogni giorno si impara qualcosa: dai colleghi, dai compagni di team, dalle storie che ci attraversano. Il confronto è continuo, e questo mi spinge a dare sempre di più.

Collabori anche con Julia Jones al progetto Correre al Femminile”. Cosa rappresenta per te?

Julia è una guida, una coach, una professionista straordinaria. È anche la mia coach, e ho visto tantissime donne tagliare traguardi importanti grazie a lei.

Lavorare con lei significa collaborare con chi mette i fatti davanti alle parole. Questanno abbiamo lanciato due edizioni speciali di corsi. Corri Serena, correre in base al proprio biotipo, insieme alla Dottoressa Serena Missori.

Tre donne, ununica missione: far muovere più donne possibile. Una soddisfazione immensa.

Quali sono, secondo te, le difficoltà che molte donne incontrano quando si avvicinano alla corsa? E come superarle?

La difficoltà più grande? La testa.

Molte donne rinunciano prima ancora di iniziare, per mancanza di fiducia, per il senso di colpa, o perché “non trovano tempo”. Attraverso i corsi cerchiamo di dare un supporto completo. Correre non è semplice, ma con gradualità e le giuste strategie si può iniziare senza sentirsi sopraffatte.

È tempo guadagnato, non rubato.

Se dovessi scegliere tre parole che la corsa ti ha insegnato…

Condivisione. Costanza. Organizzazione.

Dopo la corsa… come ti prendi cura di te? Qual è la tua sportcare routine?

Posso iniziare da prima? La mia gatta mi sveglia alle 5, e da lì parte il mio rituale del mattino: mobilità, un podi yoga o pesi leggeri e caffè con latte di mandorla.

Poi uso l’OLIO WARMUP o la WARMUP CREAM di SPORTLAB Milano. È il mio countdown personale: quando lo metto, so che sto per iniziare a correre.

Accompagno Anna a scuola (già vestita per allenarmi!) e appena la saluto… parto.

Dopo la corsa, stretching e COOLDOWN CREAM, e se la giornata è intensa, un bel massaggio alle gambe con lolio, dopo gli esercizi antigravitazionali della Dottoressa Missori.

La sera? A letto alle 21:30. Dormire bene fa parte dellallenamento.

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