Chi ama le attività outdoor sa bene quanto il sole possa diventare un compagno costante di gare e allenamenti. Spesso, però, ci si concentra solo sui benefici della luce solare, trascurando i rischi che l'esposizione cronica può comportare per la salute della pelle, soprattutto per chi, come runner, ciclisti o triatleti, passa molte ore all'aperto.
In questo approfondimento la Dott.ssa Serena Missori, medico, specialista in endocrinologia e malattie del ricambio, esperta in nutrizione funzionale biotipizzata, Vice direttore del Master Universitario di II livello in "Scienza della salute e del benessere, nutrizione, nutraceutica stress e Longevità" Consorzio Humanitas, professore a contratto e autrice, ci guida alla scoperta del fotoinvecchiamento e delle strategie più efficaci di fotoprotezione, con un approccio completo che integra medicina, alimentazione e benessere ormonale.
Proteggere la pelle dentro e fuori
Dal running al ciclismo, dall’arrampicata al beach volley – chi pratica sport all’aperto è esposto a un fattore spesso trascurato: l’invecchiamento precoce della pelle causato dalla radiazione solare, noto come fotoinvecchiamento. Questo fenomeno è molto più che un semplice problema estetico: rappresenta un processo infiammatorio cronico che accelera l'invecchiamento cutaneo e aumenta il rischio di danni cellulari, anche potenzialmente cancerogeni.
Cos’è il fotoinvecchiamento?
Il fotoinvecchiamento è l’invecchiamento della cute causato principalmente dai raggi UVA e UVB, che penetrano la pelle e alterano il DNA, le proteine e i lipidi cellulari. Questo innesca la produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS), con conseguente stress ossidativo, attivazione delle metalloproteinasi (MMP) e degradazione di collagene ed elastina, le fondamenta del tono e dell’elasticità cutanea.
Negli sportivi, la situazione è aggravata da tre fattori chiave:
- Esposizione prolungata e diretta alla radiazione solare, spesso nelle ore di massima intensità UV.
- Sudorazione intensa, che riduce l’efficacia dei filtri solari e favorisce la disidratazione.
- Stress ossidativo endogeno, già aumentato dall’attività fisica intensa, che si somma a quello indotto dai raggi UVB e UVA (Marques et al., 2023).
Anche la disidratazione, frequente durante l’attività sportiva, amplifica la vulnerabilità cutanea e la penetrazione degli agenti nocivi attraverso la barriera epidermica compromessa.
Il rischio invisibile: non solo rughe, ma anche tumori
La protezione cutanea non è solo una questione di estetica: l’esposizione cronica e ripetuta ai raggi UV è il principale fattore di rischio per il melanoma cutaneo, il tumore della pelle più aggressivo. Anche sportivi giovani e in salute, se non adeguatamente protetti, possono sviluppare lesioni precancerose e danni irreversibili nel lungo termine (Friedmann et al., 2024).
Ormoni, età e pelle: la questione femminile
In alcune fasi della vita – pre-menopausa e menopausa– la pelle diventa fisiologicamente più fragile. La carenza di estrogeni, progesterone e testosterone influisce negativamente sulla densità dermica, sulla sintesi di collagene e sull’idratazione cutanea. La pelle post-menopausale è più sottile, secca e meno elastica, aumentando la suscettibilità ai danni solari (Hall & Phillips, 2021).
In queste fasi, la fotoprotezione diventa ancora più essenziale per rallentare il processo di invecchiamento e prevenire l’infiammazione cronica cutanea.
Fotoprotezione negli sportivi: dentro e fuori
Protezione esterna
· Usare filtri solari ad ampio spettro (SPF 50+), con protezione contro UVA, UVB, luce visibile e IR., scegliere prodotti senza parabeni, siliconi e fotosensibilizzanti.
· Scegliere prodotti resistenti al sudore e all’acqua, con antiossidanti integrati.
· Applicare ogni 2 ore durante l’attività e subito dopo essersi asciugati.
Uno studio clinico ha dimostrato che l'uso quotidiano di SPF 60 per un anno riduce significativamente i segni visibili dell’invecchiamento, anche nei fototipi scuri, spesso sottovalutati nella prevenzione (Navarrete-Dechent et al., 2023).
Protezione interna
· Una dieta ricca di antiossidanti naturali (polifenoli, flavonoidi, vitamina C, vitamina E, carotenoidi) contrasta i danni ossidativi da UV.
· Frutti rossi, tè verde, pomodori, spinaci, noci e pesce grasso sono alleati della pelle.
· Gli sportivi possono considerare integratori mirati con composti come resveratrolo, astaxantina, licopene (Barbagallo et al., 2023).
Cosa fare in pratica
· Indossare abbigliamento tecnico con protezione UPF, cappelli e occhiali.
· Proteggere zone sensibili e spesso dimenticate: mani, labbra, orecchie, collo, cuoio capelluto.
· Idratarsi regolarmente: la pelle disidratata è più vulnerabile a lesioni e infiammazioni.
· Dopo l’allenamento, usare prodotti lenitivi e antiossidanti per riequilibrare il film idrolipidico.
Il fotoinvecchiamento non è inevitabile ma prevenibile. Per chi vive lo sport all’aria aperta, proteggere la pelle non è un optional, ma parte integrante della performance e della salute a lungo termine. La combinazione di fotoprotezione esterna, alimentazione consapevole, idratazione e attenzione ai cambiamenti ormonali è l’arma più potente contro il tempo, l’infiammazione e i rischi cutanei.
Proprio per rispondere alle esigenze di chi pratica attività outdoor, SPORTLAB Milano ha creato ACTIVE SUN 50+, la linea solare studiata per gli sportivi: offre una protezione UVA-UVB ad ampio spettro con una texture leggera e non occlusiva, è resistente ad acqua e sudore, e la sua formulazione è studiata per accompagnare ogni atleta, rispettando la pelle anche nelle condizioni più estreme.
La ACTIVE SUN 50+ Disponibile nella versione Tubo da 100ml e anche nella prativa versione monodose da portare sempre con se, in viaggio o durante il proprio sport preferito all'aperto, entrambe acquistabili sul sito sportlabmilano.com
La Dott.ssa Missori è amante dello sport in natura, tra cui il running. Tutte le informazioni sui percorsi e sulle attività della Dottoressa sono disponibili al sito serenamissori.it. Inoltre, per le donne che volessero approfondire ulteriormente il proprio benessere in relazione al proprio biotipo e alla pratica sportiva, la Dott.ssa Missori tiene il corso "Corri Serena in base al tuo biotipo" insieme ad Alessia Sergon e Julia Jones.